Ristoratore di nascita, Stefano Ceccarelli si dedica alla pasticceria negli anni ottanta, prendendo il meglio della decadente e ancora sonnacchiosa Vienna.

martedì 9 marzo 2010

Storia della Vanilla


Il Monopolio Messicano
Durante più di due secoli, nel XVII secolo e XVIII secolo, il Messico, e in particolare la regione di Veracruz, conservano il monopolio della vaniglia. I Totonachi (antica popolazione Amerinda), rimangono i primi produttori fino alla metà del XIX secolo. Tutti i tentativi di far riprodurre questa orchidea al di fuori della sua area naturale risulta un fallimento. Si ignora in effetti, fino al XIX secolo che le api melipona giocano un ruolo fondamentale per la fecondazione e la formazione del frutto. La vaniglia provoca una vera e propria infatuazione in Europa. È sempre più apprezzata nella corte di Francia, dove Madame Montespan, ci profuma il bagno. Re Luigi XIV, avendone subito lo charme, decide di tentarne seriamente l'introduzione all'Isola Bourbon (oggi la Réunion), ma i diversi tentativi posti in essere sono risultati un fallimento.

Il Successo dell'isola Bourbon
La prima impollinazione artificiale del vaniller, è stata realizzata nel 1836 nel Giardino Botanico di Liegi da parte del naturalista belga Charles Morren poi, nel 1837, da parte dell'ortocultore francese Joseph Henri François Neumann. Non è un caso se nel 1841 un giovane schiavo di Bourbon di dodici anni, Edmond, creò il procedimento pratico tutt'ora utilizzato. Questo metodo d'impollinazione la cui paternità viene rivendicata ingiustamente dal botanico francese Jean Michel Claude Richard, fa dell'isola di Bourbon il primo centro "vanigliero" del pianeta, qualche decennio dopo l'introduzione dell'orchidea sul suo suolo nel1819. Con l'abolizione della schiavitù, nel 1848, a Edmond viene dato il patronimico d'Albius, correlato al colore bianco (alba) del fiore della vaniglia. La vaniglia è stata anche coltivata sullaGuadalupa e la Martinica; ma con il concentramento della produzione agricola sulla canna da zucchero e sulla banana, praticamente è sparita, come numerose altre specie rimpiazzate dalle importazioni…

Lo Sviluppo Malgascio
Sono i coltivatori della Réunion che nel 1880 introducono in Madagascar la coltura della vaniglia. Le prime piantagioni vengono create sull'isola di Nosy Be. Successivamente prendono piede anche nelle regioni orientali della grande isola, soprattutto in quelle diAntalaha e di Sambava con un clima umido favorevole. La produzione aumenta velocemente e sorpassa le 1.000 tonnellate nel 1929, sono più di dieci volte quelle della Réunion. Ma il mercato, senza alcuna regolamentazione, fa conoscere alla vaniglia, delle crisi cicliche di sovrapproduzione. Malgrado la concorrenza degli altri paesi tropicali come l'Indonesia e l'emergenza delle nuove produzioni, come quella indiana di Kerala, il Madagascar conserva ancora oggi il suo ruolo di primo esportatore mondiale.

fonte: www.wikipedia.it

Nessun commento:

Posta un commento